Trasferte di lavoro: prima notte insonne in albergo

[vc_row][vc_column width=”1/6″][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_single_image image=”15247″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]Quante volte ti è capitato che vai in trasferta per motivi di lavoro e rimani a dormire una o più notti fuori in albergo? E la prima notte fai fatica a prendere sonno oppure il sonno è spesso inquieto od intermittente?

È comune dare la responsabilità allo stress del viaggio se è un viaggio lungo, oppure al tipo di progetto da realizzare se molto impegnativo ed altre volte ancora, al fatto che si dorme in un luogo non familiare .

Alcune ricerche della Brown University di Providence, negli Stati Uniti, hanno approfondito il fenomeno della prima notte in albergo, in cui il sonno è spesso inquieto e poco riposante; esaminando una trentina di dormienti con diverse tecniche, dalla risonanza magnetica alla polisonnografia, hanno scoperto che, nella prima notte trascorsa in un posto non familiare, i due emisferi cerebrali lavorano in modo diverso: mentre il destro riposa normalmente, il sinistro è molto più vigile e reattivo ai rumori esterni che provocano il risveglio. Un emisfero è pronto a svegliarci se c’è un “pericolo”, come accade in alcuni mammiferi che dormono con un solo emisfero cerebrale alla volta, per restare in allerta in caso di pericolo. Ancora non è chiaro se resta sempre il sinistro o se durante la notte i due emisferi si alternano.

Le ricerche continuano e mirano ad una soluzione per ridurre l’attività dell’emisfero sinistro per verificare se si hanno dei miglioramenti nella qualità del sonno.

In attesa di nuove ricerche in tal senso, Stress Remedy consiglia di praticare delle tecniche di rilassamento prima di andare a dormire:

  • prima o dopo cena fare una passeggiata sostenuta all’aria aperta per scaricare la tensione della giornata e attivare il metabolismo
  • prima di andare a dormire non utilizzare gli schermi dei monitor del pc o smartphone (vedi articolo I 5 pilastri del cliclo sonno-veglia)
  • non guardare film alla tv che abbiano dei contenuti troppo adrenalici o aggressivi
  • praticare un buon numero di respirazioni lente e profonde con il diaframma.

 

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