Cosa ci succede quando siamo stressati?

[vc_row][vc_column width=”1/6″][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_single_image image=”15161″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]Laura è una donna di 43 anni che lavora come quadro in una multinazionale alimentare. Il suo stile di vita è a dir poco frenetico, ogni giorno dal lunedì al venerdì, e qualche volta anche il sabato, deve correre da un posto all’altro per tenere il passo con il lavoro, la famiglia, la scuola per i figli, il medico di famiglia, la spesa, il veterinario per il cane, mettendo a dura prova la sua resistenza e la sua salute.

Grazie ai ritmi sostenuti a cui è sottoposta al lavoro ed alla mole di attività che svolge nell’arco della giornata non ha più abbastanza tempo per pensare a se stessa ed a prendersi cura del suo benessere.

Negli ultimi anni è obbligata a fare più straordinari a lavoro per diversi progetti lavorativi che le sono stati assegnati perché l’azienda ha fatto dei tagli nel personale. Questo cambiamento le ha procurato problemi di salute notevoli, oltre a non riuscire più a passare quelle poche ore serali con i suoi figli piccoli.

Le conseguenze di questo stile di vita hanno generato in lei dello stress che inzialmente si manifestava sotto forma di ansia ed irritabilità con tensione muscolare alle cervicali e spalle, poi con il passare dei mesi ha incominciato a soffrire di insonnia, di disturbi gastrointestinali e di dermatiti.

Mi ha raccontato che nell’ultimo anno le accade spesso che alla fine della giornata lavorativa si dimentica degli impegni importanti per la famiglia e che non riesce più a rilassarsi quando ritorna a casa o addirittura non riesce più a godersi una passeggiata all’aria aperta durante il week end. C’è sempre in agguato un impegno lavorativo ed extralavorativo dell’ultimo minuto che attira la sua attenzione o una preoccupazione di lavoro assilante che non le da tregua.

Il risultato è che il medico ha prescritto a Laura una cura con dei farmaci per la dermatite e gastrite e degli psicofarmaci per l’insonnia. Ma lei è migliorata di poco e il suo stile di vita e lavorativo è rimasto invariato.

A Laura non le è stato detto che le conseguenze dello stress possono avere ampi effetti sugli organi e sui tessuti come ci mostra la figura qui sotto (immagine tratta da Stress.org)

1) Sistema nervoso
Quando si è sotto stress fisicamente o psicologicamente, il corpo accede alle sue riserve di energia per far fronte velocemente alla situazione stressante. La percezione della situazione stressante, attraverso determinati percorsi celebrali, attiva il sistema neurovegetativo, soprattutto il simpatico e l’ipofisi. Nella cosiddetta risposta di lotta o fuga dalla situazione stressante, il sistema nervoso simpatico segnala alle ghiandole surrenali di rilasciare ormoni di adrenalina e cortisolo. Questi ormoni fanno aumentare il battito cardiaco, salire la pressione sanguigna, rallentare il processo digestivo, aumentare i livelli di glucosio nel flusso sanguigno. Una volta passata la crisi di stress, il corpo ritorna alla normotonia.

2) Sistema muscoloscheletrico
Quando c’è uno stato di forte stress i muscoli si irrigidiscono. La contrazione muscolare protratta per periodi estesi innesca tensioni al collo, alla testa con emicranie e cefalee ed altre tensioni muscoloscheletriche.

3) Sistema Respiratorio
Situazioni di elevato stress portano ad accelerare la respirazione con condizioni di iperventilazione che, se protratte nel tempo, possono portare alcune persone a soffrire di attacchi di panico.

4) Sistema Cardiovascolare
Situazioni di forti stress, o picchi di forte stress, come essere intrappolati nel traffico o essere sotto presssione per i carichi di lavoro, causano un incremento della frequenza cardiaca con accelerazione del battito cardiaco; le pulsazioni aumentano, avviene una maggiore irrorazione sanguigna nei muscoli, vengono mobilitate le riserve degli zuccheri e grassi ed aumenta la coagulazione del sangue. Episodi ripetuti di forte stress causano infiammazione alle arterie coronarie fino ad arrivare all’infarto.

5) Sistema Endocrino
Il corpo è sotto stress, il sistema nervoso simpatico manda degli impulsi alle surrenali, che poi secernono la catecolamina adrenalina e noradrenalina nel circolo sanguigno. L’ipofisi stesso produce un ormone ACTH che subito dopo attraverso il sangue arriva a sua volta alle surrenali dove, nella corteccia, induce la secrezione di ormoni corticoidi. Questi ormoni si diffondono in tutto il corpo e inducono i più svariati effetti.
Quando gli ormoni dello stress vengono rilasciati il fegato produce più glucosio per permettere all’organismo di far fronte alle reazioni di lotta o fuga.

6) Sistema Gastrointestinale
Lo stress cronico che genericamente si ritiene responsabile di un eccesso di liberazione di corticotropina (ormone dell’ipofisi) nel sangue con conseguenti danni ai tessuti, in realtà attiva una risposta organica assai più complessa, liberando citochine (molecole proteiche) nell’organismo, alcune delle quali sono pro-infiammatorie a carico di organi bersaglio tra cui gli organi dell’apparato gastrointestinale.

7) Sistema Riproduttivo
Negli uomini, un eccesso di produzione di cortisolo, quando sono sotto stress, può incidere sul normale funzionamento del sistema riproduttivo. Lo stress cronico invece altera la produzione di testosterone e sperma causando impotenza.
Nelle donne lo stress causa l’assenza o l’irregolarità del ciclo mestruale o dolori mestruali e può ridurre il desiderio sessuale.

A Laura non è stato spiegato che può trasformare il suo stile di vita e lavorativo, prendendosi seriamente più cura di se stessa, in modo naturale e in linea con i bisogni profondi del suo essere biologico, senza ricorre ai farmaci per il dolore alle cervicali, per la dermatite, per la gastrite e gli psicofarmarci per dormire la notte.

Stress Remedy è un percorso naturale che aiuta le persone ad avviare questo cambiamento, sentendosi meno cariche di stress lavorativo ed acquisendo maggiore consapevolezza dei propri bisogni biologici.

Grazie a Stress Remedy oggi Laura ha iniziato anche a praticare del movimento all’aperto, nei parchi e non al chiuso, ha ripreso il contatto con la natura facendo lunghe passeggiate nei boschi, ha scelto un’alimentazione sana ed equilibrata ed è riuscita a ritagliarsi un quarto d’ora a fine giornata lavorativa per praticare degi esercizi di rilassamento profondo.

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