[vc_row][vc_column width=”1/6″][/vc_column][vc_column width=”2/3″][vc_single_image image=”15027″ img_size=”full” alignment=”center”][vc_column_text]In Italia ci sono nove milioni di italiani che soffrono di stress da lavoro. Sai perché?
Perché ormai viviamo la vita ad un ritmo accelerato nel quale siamo totalmente immersi ogni giorno e non ce ne accorgiamo più, viviamo con l’incubo della fretta, dei tempi strettissimi, della cronica mancanza di calma, dalla mattina quando ci svegliamo fino alla sera quando andiamo a dormire.
Anche nel poco tempo libero rimasto non riusciamo a staccare realmente da questo pensiero, ormai siamo intrappolati dalla fretta, d’altronde come potrebbe essere diversamente? Bisogna correre, correre in uffico, correre dal dottore, correre a portare i figli a scuola ed a riprenderli, correre da una parte all’altra con il tempo che ci scorre tra le dita e l’idea generale di non aver mai fatto abbastanza, quasi mai concluso per bene quello che abbiamo fatto e soprattutto di non poterci mai godere il fatto di aver terminato qualcosa.
Unisci a questo aspetto i ritmi di lavoro frenetici che quotidianamente siamo abituati o forse, a volte, costretti a sostenere per poter svolgere decentemente la propria mansione ed ecco che lo stress diventa onnipresente, togliendo energia e felicità a questi nove milioni di Italiani.
Vediamo com’è la vita di una di queste persone, seguiamo questa storia e capiamo assieme se ti ci ritrovi.
Sveglia alle 6:30, una doccia frettolosa, un bacio veloce ai bambini, due biscotti al volo accompagnato da un velocissimo caffè, tanto bollente da ustionarsi la lingua e poi dritto in auto per correre in ufficio. Correre? Correre in mezzo al traffico è un po’ difficile. Traffico appena voltato l’angolo di casa, traffico all’uscita della tangenziale e ancora traffico per incidente, traffico per lavori in corso….
E la maratona di certo non finisce qui. Ore 9:00 riunione con il “grande capo”, ore 11:00 call conference con il cliente, ore 12:30 revisione del progetto con il project manager, ore 14:30 appuntamento dal cliente, ore 16:30 di nuovo in ufficio per meeting interno, ore 18:00 finalizzazione del progetto con team di lavoro, così fino alla fine di una giornata di lavoro a dir poco interminabile e pressante. Ore 20:30 (se va bene) finalmente a casa, stanco, svuotato con le ultime energie rimaste per concedersi due parole, giusto due con il partner e un po’ di divano con tv e poi finalmente a letto. E il giorno dopo si ricomincia…
Ma non è finita qui. E se poi vogliamo aggiungere ai ritmi di lavoro frenetici anche altri fattori come stipendi inadeguati, mansioni monotone, limitato coinvolgimento nelle decisioni, ambiguità di ruolo e mancanza di prospettive di carriera, la vita si complica molto e lo stress avanza fino a diventare intenso.
Ci si sveglia la mattina senza entusiamo, senza prospettive, pensando che ogni giorno è un giorno come un altro e che il lunedi è il giorno più brutto della settimana e il venerdi quello più bello. E gli altri giorni? Non esistono, sono solo giorni in cui si sopravvive per poter andare avanti e non essere schiacciati dalla routine e dalla monotonia.
E se poi a questa situazione insostenibile si vanno ad aggiungere anche altri fattori, quali la conflittualità con i colleghi e lo scarso sostegno o difficoltà con i propri superiori, il quadro si fa cupo, arrivando a pensare che non ci sia via di uscita e che l’unica possibilità è solo questa situazione con questo stile di vita. Lo stress diventa cronico e ci si ammala, a volte si muore.
Tutta questa immensa problematica però fonda sulla mancanza di chiarezza e di conoscenza del potenziale dell’essere umano. Se conoscessimo veramente le potenzialità del nostro sistema nervoso e se le usassimo in maniera appropriata, come natura vuole, potremmo reagire in modo completamente diverso di fronte agli stessi problemi. La mancanza di conoscenza delle basi di funzionamento del corpo umano è il male più grande nel mondo del lavoro.
Infatti con pochi accorgimenti si può mettere la persona in condizione di affrontare molto meglio la fretta, i tempi stretti e altre problematiche senza necessariamente finire in uno stato di ansietà continua e di stress cronico.
E’ proprio con il metodo Stress Remedy che si inizia ad affrontare molto meglio la fretta, i tempi stretti ed uno stato di ansietà e di allerta continuo fino allo stress cronico.
Grazie a questo percorso personalizzato, che lavora con alcune tecniche specifiche per riequilibrare il sistema nervoso e scaricare la tensione muscolare, possiamo attivare alcune delle nostre risorse interne per entrare in contatto con le parti più profonde di noi stessi, in uno stato di silenzio mentale, per fronteggiare al meglio la frenesia di tutti i giorni, le aspettative e le incombenze lavorative quotidiane.[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”1/6″][/vc_column][/vc_row]